venerdì 30 settembre 2011

tecnico qualificato fotografo a Firenze - APAB

Tecnico qualificato fotografo 

Il Corso Professionale di Tecnico Qualificato Fotografo è un corso legalmente riconosciuto che rilascia un Diploma valido in tutti i paesi della Comunità Europea.
Il corso è annuale, con durata di 600 ore totali.
Si possono scegliere due tipi di frequenza:
CLASSE A: tre giorni alla settimana il pomeriggio.
CLASSE B: solo sabato e domenica a settimane alternate (due week end al mese).
CLASSE C: tre giorni alla settimana il mattino.

Durante il corso è previsto uno Stage di 200 ore presso un fotografo o studio fotografico o agenzia a scelta dello studente. E' possibile fare lo stage anche in sedi lavorative fuori dalla Regione Toscana.

Le lezioni si tengono nel Palazzo Antinori presso la scuola APAB e, a volte, dentro il Museo Nazionale di Fotografia ALINARI (MNAF).

Al termine del corso, dopo l'esame davanti ad apposita commissione, sarà rilasciato il Diploma pubblico di Fotografo, riconosciuto in tutti i Paesi della Comunità Europea.

Il corso si propone di mettere in contatto gli allievi col mondo lavorativo dell'immagine fotografica (professionisti, agenzie, editori), affronta in modo approfondito la fotografia digitale, le tecniche fotografiche e di narrazione attraverso l'immagine, inoltre legislazione e contratti nella fotografia. La direzione scientifica è curata dalla Fondazione Fratelli Alinari per la Storia della Fotgrafia.

Non è richiesta una conoscenza di base poiché durante le lezioni si affronteranno tutti gli argomenti tecnici. Gli insegnanti sono tutti professionisti del settore.

il corso inizia il 5 di Novembre 2011, ma ci si può comunque iscrivere entro Gennaio 2012  - è riproposto ciclicamente, contattare a scuola per conoscere le date per le successive edizioni


scarica la scheda 
corso tecnico qualificato fotografo



APAB - Scuola Internazionale di Fotografia

Palazzo Antinori - Borgo Santa Croce, 6 - 50122 Firenze

Telefono: +39 055 488017 - Telefono: +39 055 3987098
Fax: +39 055 488017
E-mail: info@scuoladifotografia.org

lunedì 19 settembre 2011

diamo il benvenuto alla nuova legge sull'apprendistato!!!

ecco a voi il nuovo decreto...non ha neppure una settimana di vita!



E' sempre buona norma essere aggiornati sulle nuove disposizioni di legge, visto che la cosa riguarda i giovani, che sono anche quelli più in difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro...ma adesso è stato esteso anche a un'altra tipologia di lavoratori, purtroppo in largo aumento in questi ultimi anni...




Il nuovo Decreto legislativo 167/2011 recita così all'articolo 1:
L'apprendistato e' un contratto di lavoro a tempo  indeterminato finalizzato alla formazione e alla occupazione dei giovani. 
bello, no?
ma c'è il trucco...di fatto, al momento della stipula del contratto viene stabilita una scadenza, riguardante il periodo cosiddetto "formativo", obbligatorio per legge (l'apprendistato è difatti definito un contratto "a causa mista", proprio perchè prevede, oltre alla normali ore lavorative, anche ore di formazione obbligatorie per l'apprendista), al termine del quale entrambe le parti possono recedere dal contratto...insomma, è si a tempo indeterminato, ma solo se non viene interrotto al termine del periodo di formazione.


tipologie: 
a) apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale (15-25 anni)
b) apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere (18-29 anni)
c) apprendistato di alta formazione e ricerca (18-29 anni)
d) apprendistato per la riqualificazione dei lavoratori in mobilità espulsi dai processi produttivi

sabato 3 settembre 2011

orientamento e bilancio di competenze

Inizia Settembre....e immancabilmente si ricomincia a cercare lavoro....


Forse, per chi ha un pò di tempo a disposizione, potrebbe essere utile fare il punto sulle proprie esperienze, professionali e formative e, perchè no, anche un pò d'ordine mentale (se si è particolarmente indecisi sul percorso da intraprendere).


Per questo varie istituzioni, tra cui i Centri per l'impiego, offrono come servizio la consulenza d'orientamento, per poter sostenere una serie di colloqui orientativi, o, in altri casi, fare un "bilancio di competenze":
il bilancio di competenze è definito come un metodo di analisi e di autoanalisi assistita delle competenze, delle attitudini e del potenziale di un individuo in funzione della messa a punto da parte dell’individuo stesso di un proprio progetto di sviluppo professionale o di inserimento lavorativo o di formazione per l’occupazione.




In pratica:
Lo scopo principale di questa tecnica è quello di accompagnare la persona a far emergere le proprie capacità, competenze e caratteristiche personali, rendendone possibile la trasferibilità e la spendibilità attraverso la ridefinizione e riprogettazione del proprio percorso di sviluppo professionale e/o formativo.



Il Bilancio si divide in tre fasi:
  1. fase preliminare, nella quale la persona dichiara il suo impegno ad intraprendere il percorso, le sue motivazioni ed attese
  2. fase d'investigazione, nella quale vengono analizzate le motivazioni e gli interessi personali e vengono identificate le competenze professionali e personali
  3. fase di conclusione, nella quale avviene la restituzione dei risultati dell'investigazione e si analizza la fattibilità del proprio progetto
Nell'evoluzione di questo percorso il soggetto coinvolto deve assumere il ruolo di protagonista principale, così da prendere coscienza delle competenze maturate in ambito formale, non formale ed informale. L'impegno richiesto alla persona è quantificabile in circa 24 ore suddivise tra incontri di consulenza e attività da svolgere autonomamente, in un periodo variabile tra i due-tre mesi.

I destinatari:
soggetti adulti in possesso di un patrimonio di competenze professionali e di esperienze lavorative e di vita, in particolare:
- persone occupate interessate alla riqualificazione e ad uno sviluppo di carriera
- persone in mobilità lavorativa o con esperienze di lavoro discontinuo
- persone inoccupate o disoccupate
- persone coinvolte in processi di ristrutturazione e riorganizzazione della propria azienda
- giovani laureati con esperienze di stage e tirocini che desiderano individuare le competenze acquisite e la loro spendibilità sul mercato


In Italia gli interventi di bilancio di competenze sono previsti e realizzati dai Servizi per il lavoro, quali i Centri per l'impiego provinciali, i Centri di orientamento universitari, la scuola secondaria superiore, i Comuni, enti e organizzazioni che necessitino di un percorso di bilancio per il proprio personale